Anche per il loro recupero i pannelli fotovoltaici rappresentano un anello virtuoso di quella che viene definita economia circolare. Infatti gli elementi che compongono l’impianto sono composti da materiali riciclabili in una proporzione che oscilla fra l’80% e il 90%, ma si può arrivare anche al 96% per alcune tecnologie.
Inoltre, gli elementi che non vengono riutilizzati a fine processo sono rifiuti catalogati come non pericolosi o a basso impatto ambientale. Sono fondamentalmente tre gli step del procedimento che porta al riciclo del pannello:
Scomposizione: le parti fisiche e strutturali (come il telaio, i cavi di connessione e la scatola di giunzione) sono smontate e separate.
Selezione: tutti i materiali che compongono il modulo centrale vengono passati a cernita, così da selezionarne, tramite tecnologie a laser e a vibrazione, alcuni parti.
Raffinamento dei silicon flakes: i cosiddetti ‘fiocchi di silicio’ – che sono un mix di silicio, lastre EVA, semiconduttori e metalli – vengono trattati con un sistema meccanico e termico per raggiungere un maggior grado di purezza.
Da un modulo standard di 20 kg si possono recuperare circa 15 kg di vetro, 2,8 kg di plastica, 2 kg di alluminio, 1 kg di polvere di silicio 0,14 kg di rame.