Sono allo studio da parte del Masaf (Ministero Agricoltura Sovranità Alimentare e Foreste) misure per superare Il limite al dimensionamento degli impianti su tetti delle aziende agricole, che fino ad ora ha frenato l’efficacia del bando Pnrr Parco Agrisolare.
Infatti, il vincolo imposto dalla normativa europea sugli aiuti di Stato, prevede che il limite degli impianti sia la “capacità produttiva inferiore o uguale al consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare”.
Questa necessità di autoconsumo è risultata essere molto stringente per un numero considerevole di coltivazioni come ad esempio quella del riso, che “richiede interventi energetici forti in una parte dell’anno” e “nulli in altre stagioni”.
Da questo constatazione nasce la soluzione pensata al Masaf che come osservato dal Ministro Francesco Lollobrigida, consiste nel “proporre una logica di cloud energetico che se fossero disponibili i gestori (della rete, ndr), e abbiamo nozioni informale che questa disponibilità esiste, essendo il consumo calcolato in questo bando su base annua”, permetterà “sostanzialmente di depositare l’energia in eccesso e riutilizzarla quando serve”.
L’idea probabilmente sarà nel pacchetto di proposte di aggiornamento del Pnrr “sia relative all’integrazione e allo scale up delle misure Masaf, sia finalizzate ad accelerare l’attuazione dei progetti e a rafforzare l’assistenza tecnica e la capacità amministrativa”, delle quali, si spiega nel documento depositato, “ho avuto modo di parlare con il ministro Fitto (ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, ndr) e che vanno accompagnate da un processo di semplificazione normativa che permetta di rispettare le tempistiche previste”.