COMUNITÀ ENERGETICHE RINNOVABILI, IL MASE APPROVA LE REGOLE OPERATIVE

Rispettando i tempi, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato, oggi, 23 febbraio, con decreto direttoriale, le attese Regole Operative relative al decreto CER entrato in vigore il 24 gennaio scorso. La misura individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle Cer: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal Pnrr, rivolto alle comunità energetiche in comuni con meno di 5mila abitanti, che supporterà lo sviluppo di 2 GW complessivi, e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.

I due benefici sono tra loro cumulabili. Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di 5 GW complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.

Italia Solare stima che il decreto consentirà di aggiungere altri 12 GW da questa tipologia di impianti al 2030, il che significa che le comunità energetiche potrebbero concorrere per circa il 15% al raggiungimento dell’obiettivo del fotovoltaico entro i prossimi sei anni. Va specificato, come affermato nelle FAQ del ministero, che può essere inserito nelle Cer qualunque tipo di impianto rinnovabile.

Secondo i numeri che il Mase ha indicato alla Commissione europea nella notifica del decreto, le tariffe incentiveranno circa 210mila iniziative, con due milioni di aderenti, mentre il contributo in conto capitale supporterà circa 85mila progetti di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili.

“L’8 aprile renderemo operative le piattaforme attraverso le quali sarà possibile presentare le domande di ammissione alle tariffe incentivanti, ai contributi previsti dal Pnrr e quella per verificare in via preliminare l’ammissibilità dei progetti delle comunità energetiche rinnovabili”, ha dichiarato l’amministratore delegato del Gse, Vinicio Mosè Vigilante.

Il Gse pubblicherà inoltre a breve un nuovo strumento attraverso il quale sarà possibile simulare la costituzione di una comunità energetica rinnovabile o un gruppo di autoconsumo e calcolare, oltre a costi e benefici economici, anche l’investimento iniziale e i tempi di ritorno.

Italia Solare parla di “ottima notizia” che consentirà di “mettere a reddito il lavoro fatto negli ultimi anni, forti della sperimentazione e oggi anche di basi normative concrete”.

Il nostro team, è pronto a supprtare tutti gli aspetti relativi alla progettazione delle CER.

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