All’Industria Italiana ora “serve che venga messa a terra velocissimamente il piano transizione 5.0: servono i decreti domattina, li stiamo aspettando da dicembre”. Lo ha detto il nuovo leader di Confindustria, Emanuele Orsini, ufficialmente insediato, nel corso dell’intervista al Festival dell’economia organizzato da Gruppo 24 Ore e Trentino Marketing. “La domanda interna sta soffrendo tanto anche per gli investimenti che sono in grande calo”, ha aggiunto Orsini. “I nostri imprenditori – ha concluso – stanno attendendo i decreti attuativi prima di fare gli investimenti. Abbiamo bisogno di accelerare, lo stiamo chiedendo con forza”.
La competitività dell’Italia e dell’Europa, sta puntando sull’industria Green. E quindi serve il varo «domani mattina» dei decreti attuativi del Piano Transizione 5.0 per dare uno slancio agli investimenti; mettere al centro del dibattito l’energia, «un tema di sicurezza nazionale».
Il piano Transizione 5.0
Lanciato all’interno della piattaforma Italia Domani per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Transizione 5.0 è l’investimento per favorire la rivoluzione verde e la doppia transizione, ecologica e digitale, del sistema industriale italiano.
Ricordiamo brevemente che il bonus per le aziende è fruibile sotto forma di credito d’imposta. Il fattore principale per l’assegnazione è aver effettuato nel 2024 e nel 2025 nuovi investimenti in strutture produttive nell’ambito di progetti di innovazione che permettono di raggiungere una riduzione dei consumi energetici.
Il bonus viene concesso a condizione che le imprese, tramite gli investimenti agevolabili, conseguano complessivamente una diminuzione dei consumi energetici nel loro ciclo produttivo. La riduzione dei consumi della struttura produttiva che occorre ottenere grazie a Transizione 5.0 non deve essere inferiore al 3%. In alternativa, bisogna conseguire una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento pari almeno al 5%. La quota di riduzione dei consumi e di risparmio energetico raggiunti rispetto al periodo precedente l’avvio dell’investimento, deve essere certificata da un ente abilitato.
I tempi per la pubblicazione del regolamento
“L’ultimo aggiornamento sul lavoro effettuato dal Mimit dice che il decreto è sostanzialmente pronto ma deve passare il “vaglio” degli altri ministeri: sentito il dicastero dell’Ambiente e sicurezza energetica e di concerto con l’Economia. Tra oggi e la fine della settimana il testo dovrebbe essere inviato a questi due ministeri. Nei mesi scorsi si è registrata la grande cautela della Ragioneria dello Stato sulle regole relative ai crediti di imposta, prudenza acuita dall’effetto superbonus sui conti pubblici”, continua il giornale.
“(…) L’iter quindi dovrebbe richiedere ancora alcune settimane, considerando anche i successivi tempi di pubblicazione e soprattutto l’implementazione da parte del Mimit della piattaforma telematica per la gestione dei crediti d’imposta e per il controllo dell’andamento della misura”
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